1. Fonti ed evoluzione della normativa italiana in materia di reclutamento del personale docente e ricercatore
• inquadramento della normativa: la Legge n. 240 del 2010 e decreti attuativi
• innovazioni introdotte con la Legge n. 230 del 30 dicembre 2021
• cenni sulla Abilitazione Scientifica Nazionale.
2. Approfondimento sulle procedure di reclutamento locali
• procedure per il reclutamento di professori di I e II fascia e dei ricercatori a tempo determinato
• regolamenti degli Atenei: predisposizione e contenuti
• Criteri di formazione delle commissioni per le procedure di reclutamento:
In particolare:
- rilievo della parità di genere;
- appartenenza al SSD messo a bando o al SC;
- strumenti per ridurre il rischio di conflitto di interessi commissari/candidati con particolare riferimento alla possibile presenza di candidati interni.
• approfondimento su obblighi di astensione e conflitti di interesse, istanze di ricusazione e criteri di valutazione, dichiarazioni rese dai commissari
• criticità legata alle dimissioni dei commissari in corso di procedura a seguito della pubblicazione dei criteri preliminari
• macrosettori, settori concorsuali e settori scientifici disciplinari: rilevanza delle declaratorie. In particolare, declaratorie che prevedono l’attività assistenziale e ipotesi in cui, con riferimento a SC e SSD la cui declaratoria prevede l’attività assistenziale, nel bando viene indicato un profilo che NON richiede lo svolgimento dell’attività assistenziale.
• Requisiti di accesso e titoli. In particolare:
- per bandi con attività assistenziale: necessità/opportunità di indicazione del titolo specifico richiesto per l’inserimento in assistenza da parte dell’azienda (diploma di specializzazione medica e riferimento a titolo con equipollenza/affinità).
- “coincidenza” del requisito di accesso con il titolo valutabile con riferimento al dottorato di ricerca (per le procedure di reclutamento rtdA), possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (per le procedure di reclutamento rtdB), diploma di specializzazione medica per i settori interessati.
• Domande di partecipazione: soccorso istruttorio, conseguenze della falsa dichiarazione.
• Limiti alla discrezionalità delle commissioni. In particolare:
• possibilità per le commissioni di dettagliare ulteriormente i criteri di cui al DM 243/2011;
• possibilità per le commissioni di introdurre nel verbale relativo all’attribuzione dei punteggi sub-criteri, con relativi sub-punteggi, non previsti nella preliminare, al fine di motivare i punteggi che vengono attribuiti (introducendo, a posteriori rispetto alla riunione preliminari, apposite tabelle).
• problema della carenza di motivazione: tendenza delle commissioni a dare giudizi generici e poco dettagliati, al fine di ridurre margini di errori o “per cortesia accademica”, e rimandando ai CV dei candidati e ai punteggi (da cui si dovrebbero ricavare i giudizi). Può configurarsi carenza di motivazione, considerando soprattutto la natura comparativa delle selezioni? Quale limite al controllo degli atti da parte del RUP?
• rapporti con il responsabile del procedimento
• lavori della commissione: verbalizzazioni e modalità telematiche (tra cui verifica della validità e della data di apposizione della firma sui verbali, requisiti per la legittimità dei colloqui effettuati in via telematica, opportunità della adozione di modalità mista in presenza/telematica)
• Profili di criticità in relazione alla previsione regolamentare di una graduatoria a esito delle procedure di reclutamento (gli attuali regolamenti unifi prevedono solo un vincitore)
• analisi della giurisprudenza e profili di criticità della disciplina
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